Come fare un impianto d’irrigazione a goccia per il balcone

Come fare un impianto d’irrigazione a goccia per il balcone

Hai sistemato un gran numero di vasi sul balcone e innaffiare le piante ti porta via un sacco di tempo? Vorresti automatizzare l’irrigazione del terrazzo ma non sai come fare? Sicuramente sei nel posto giusto, poiché in questo articolo ti spiegherò come realizzare un impianto d’irrigazione a goccia per le piante del balcone.

Si tratta di una soluzione efficiente che offre vari vantaggi, infatti da un lato evita di dare l’acqua alle piante del terrazzo, dall’altra consente di risparmiare acqua, una risorsa preziosa da tutelare. Inoltre un sistema automatizzato permette di partire per le vacanze senza preoccupazioni, perché i vasi saranno gestiti dalla centralina e non ritroverai le piante morte al tuo ritorno.

Come progettare un sistema di irrigazione per i vasi del balcone

La prima operazione consiste nella progettazione dell’impianto automatizzato di irrigazione. Anche se si tratta di un piccolo balcone, perdere un po’ di tempo nella pianificazione del sistema ti consente di risparmiare soldi, acquistando soltanto il materiale effettivamente necessario. Oltre a ciò è possibile ottenere un risultato ottimale, senza sprechi e problemi di inefficienza.

Innanzitutto bisogna prendere carta e matita, oppure un pc o un notebook, eseguendo un piccolo schizzo del balcone. All’interno del disegno è importante segnare tutti i vasi che necessitano d’acqua, escludendo ad esempio piante grasse e altre essenze che possono essere innaffiate anche una volta al mese. Dopodiché va riportato il punto in cui si trova il rubinetto esterno, indispensabile per collegare il sistema d’irrigazione alla centralina.

Fatto questo è fondamentale eseguire un’analisi visiva del terrazzo, per capire dove far passare il tubo dell’acqua (un normale tubo in plastica semirigida di diametro da 1,6 a 2,5 cm), verificando eventuali passaggi complicati e bloccati (che richiedono ad esempio un foro nel muro). Una volta individuato il percorso dal rubinetto all’ultimo vaso da innaffiare, si può continuare con l’analisi delle piante presenti nel terrazzo.

Ogni essenza ha bisogno di una quantità d’acqua differente, con una frequenza precisa nell’irrigazione. Per semplificare il progetto è possibile spostare alcune piante, raggruppando quelle che presentano le medesime necessità idriche. La scelta degli irrigatori permette di risolvere facilmente questi problemi, tuttavia è utile evitare di posizionare un vaso che vuole mezzo litro di acqua al giorno, da un altro che invece richiede 10 ml ogni due giorni.

La scelta dell’impianto d’irrigazione e del materiale

Dopo aver realizzato il progetto del sistema di irrigazione del balcone, il prossimo passo è decidere il tipo di impianto da realizzare e selezionare il materiale da utilizzare, per procedere all’acquisto presso rivenditori specializzati. La soluzione più efficiente è senza dubbio l’impianto a goccia, un sistema brevettato in Israele che consente di innaffiare le piante fornendo soltanto l’acqua strettamente necessaria, evitando qualsiasi tipo di spreco.

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Si tratta di un impianto facile da installare, anche senza nessuna capacità specifica in questo settore, basta un po’ di manualità e di pazienza, in caso rivolgendosi a degli esperti per dei consigli pratici. I sistemi d’irrigazione a goccia sono costituiti da alcune componenti, tra cui:

  • centralina
  • tubo principale
  • tubicini secondari
  • gocciolatoi
  • raccordi

La centralina è un piccolo sistema computerizzato, che funziona elettronicamente tramite delle apposite batterie, quindi non è necessario collegare il dispositivo alla presa della corrente. Si tratta di una piccola scatolina da avvitare direttamente al rubinetto, il cui funzionamento è simile a quello di un rubinetto automatico. Quando il software interno aziona l’apertura, una membrana lascia passare l’acqua nel tubo fino ai gocciolatoi, interrompendo il tutto in base alla durata impostata.

Subito sotto la centralina si collega il tubo principale in plastica polietilene, disponibile con vari diametri in base alla lunghezza del tratto da coprire, sebbene solitamente si usi quello da 16 o 20 mm. Il tubo deve passare lungo tutto il perimetro del balcone o del terrazzo, fin dove sono presenti le piante da innaffiare, seguendo angoli, salite e discese tramite l’inserimento di specifici raccordi, che consentono di compiere qualsiasi tipo di angolazione e percorso.

Nel tubo principale bisogna poi inserire i tubicini per arrivare all’interno del vaso, componenti fini e molto flessibili che si innestano attraverso appositi ganci a pressione. Al termine del tubicino si mette poi il gocciolatoio, un terminale dal quale fuoriesce una quantità d’acqua precisa, in base al modello acquistato. In commercio si possono trovare gocciolatoi di tutti i tipi, a goccia o a spruzzo, con l’indicazione della quantità d’acqua erogata al minuto o all’ora.

Altre componenti secondarie e utensili utili per l’installazione

Prima di recarsi al negozio per acquistare il materiale, o effettuare l’ordine online sui siti specializzati, è importante calcolare tutti i pezzi dell’impianto. Dunque è necessario considerare la raccorderia, come gomiti e tee per il tubo principale, i metri complessivi del tubo e dei tubicini lasciando un po’ di margine per errori e scarti (circa il 10%), contare i gocciolatoi ed eventuali ganci per fissare il tubo alla parete o sul bordo del balcone.

Alcuni attrezzi molto utili, che facilitano l’installazione del sistema d’irrigazione a goccia per il terrazzo, sono ad esempio un tagliatubo, un foratubo per realizzare buchi precisi per inserire gli innesti dei gocciolatoi, oltre a un macchina in grado di applicare l’innesto al tubicino, tramite una semplice pressione. L’inserimento manuale infatti richiede molta forza, inoltre può creare vesciche alle dita, perciò se possibile è preferibile acquistare la macchinetta, farsela prestare da un amico oppure noleggiarla.

Infine è opportuno controllare se servono anche delle fascette di plastica, per bloccare ad esempio il tubo alla ringhiera evitando di fare dei fori sul parapetto del terrazzo, un trapano, delle punte adeguate e dei ganci per fissare il tubo principale. Se volete realizzare un lavoro a regola d’arte, senza perdite e gocciolamento indesiderati, è possibile comprare della colla al silicone da applicare intorno all’innesto, sigillando qualsiasi fuoriuscita d’acqua per non creare macchie d’umidità sul pavimento o lungo il muro.

L’installazione del sistema d’irrigazione a goccia per il balcone

Una volta acquistato tutto il materiale bisogna prendersi tutto il tempo necessario, armandosi di pazienza e di almeno mezza giornata libera, nonostante la durata dell’installazione dipenda dalla grandezza del balcone e dalle difficoltà tecniche. Innanzitutto è necessario stendere il tubo senza fissarlo, facendolo passare dietro i vasi da innaffiare, per controllare che la lunghezza sia sufficiente a terminare il lavoro.

Dopodiché si devono prendere le misure e realizzare i raccordi del tubo principale, se necessari, inserendo ad esempio curve, gomiti e tee, continuando però a lasciare il tubo libero. Una volta che la sezione principale è pronta vanno effettuati i buchi per gli innesti, realizzando i fori il più vicino possibile al vaso da irrigare. Poi è possibile applicare i gocciolatoi, scegliendo per ogni pianta quello più adatto.

Il passaggio successivo consiste nel fissaggio del tubo, agganciandolo alla ringhiera oppure bloccandolo alla parete, avendo cura di rispettare i gocciolatoi che devono rimanere vicino ai vasi e alle piante. Infine bisogna procedere all’installazione della centralina, fissandola al tubo principale che deve essere collegato nella parte inferiore del dispositivo.

Quindi si può terminare inserendo la centralina nel rubinetto, semplicemente avvitando la ghiera senza ruotare tutto il corpo dell’apparecchio, senza utilizzare teflon o altri materiali. Le ghiere infatti hanno delle guarnizioni interne, quindi una volta strette (possibilmente a mano senza forzare la ghiera con un pappagallo) non dovrebbero perdere. In caso di perdite basta svitare la ghiera e inserire un paio di giri di teflon, intorno alla filettatura del rubinetto.

Ispezione e collaudo del sistema automatico a goccia

Il tubo principale alla fine deve essere chiuso con un apposito tappo, tuttavia prima è consigliabile aprire l’acqua e attivare la centralina, per far uscire eventuali detriti entrati nel circuito durante l’installazione. Dopo alcuni secondi è possibile chiudere l’acqua, inserire il tappo e sigillare l’impianto per effettuare l’ispezione e il collaudo.

Se tutto è stato svolto come indicato non dovrebbero esserci sorprese, quindi l’acqua dovrebbe uscire dai gocciolatoi quando la centralina aziona l’apertura, per poi bloccarsi una volta richiuso il circuito. La prima volta è importante fare alcuni tentativi, aprendo e chiudendo l’impianto per controllare eventuali malfunzionamenti o rotture, monitorando il sistema per alcuni giorni.

Programmazione della centralina

Le centraline a batteria per gli impianto a goccia per il balcone sono veramente facili da programmare, infatti bisogna soltanto seguire le istruzioni e impostare i parametri desiderati. A seconda del modello potrebbe essere presente un display digitale, altrimenti i dispositivi più economici hanno due manopole per regolare l’ora, l’azionamento del sistema e la durata del ciclo d’irrigazione.

Le centraline con display digitale offrono funzionalità avanzate, come la possibilità di scegliere la frequenza per ogni settimana d’innaffiamento, oppure di saltare alcune giornate specifiche, o ancora di monitorare il funzionamento tramite applicazione per i dispositivi mobili. Tuttavia non serve spendere una cifra elevata, per un balcone o un terrazzo basta configurare la centralina, ad esempio per partire 10 minuti al giorno di notte in estate e il gioco è fatto.

Quanto costa un impianto d’irrigazione per il balcone?

Il costo di un sistema d’irrigazione a goccia per il terrazzo dipende da alcuni aspetti, tra cui le dimensioni dello spazio da coprire, la qualità della centralina, il numero di gocciolatoi e le piante che bisogna innaffiare. La manodopera poi comporta un aggravio dei costi considerevole, considerando che in media serve almeno una giornata per l’installazione dell’impianto, quindi con il fai da te è possibile ottenere un risparmio notevole.

In media il prezzo di un impianto d’irrigazione è di 10-12€ al metro quadrato, con costi da 30 a 200€ per la centralina in base al modello. Su alcuni siti specializzati è possibile richiedere un preventivo di spesa gratuito online, altrimenti basta chiamare un giardiniere professionista per far eseguire un sopralluogo, ottenendo un’indicazione sull’investimento da sostenere.

redazione

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