Acque reflue domestiche: rischi per la salute e benefici della depurazione

Le acque reflue sono tutte quelle che, dopo essere state utilizzate dall’uomo in ambito domestico, industriale o agricolo, necessitano di un trattamento prima di poter essere reimmesse nell’ambiente e riutilizzate.
Queste acque contengono una varietà di sostanze che possono essere dannose per la salute e l’ambiente. Ad esempio, le sostanze organiche possono causare la proliferazione di batteri e altri microrganismi, che possono portare a malattie.
Le sostanze chimiche e i metalli pesanti possono danneggiare gli ecosistemi e la salute umana.
In questo articolo parleremo in particolar modo di quelle domestiche, ovvero frutto delle attività quotidiane che avvengono all’interno delle nostre case, soprattutto in cucina, in bagno e in lavanderia.
Classificazione delle acque reflue domestiche
Le acque reflue domestiche si dividono in:
- nere: provenienti dal WC di casa. Sono caratterizzate dalla presenza, tra le altre cose, di carta igienica e di altri rifiuti solidi;
- grigie: provenienti da altri impianti presenti nelle cucine o nei bagni, come lavabo, bidet, doccia, lavatrice e lavastoviglie. Si caratterizzano per la presenza di acqua di lavaggio, di sapone e di altri detersivi;
- meteoriche: provenienti dalle precipitazioni meteorologiche e smaltite attraverso le condotte pluviali. Contengono solitamente sabbia, fango e altri detriti.
Acque reflue domestiche e inquinamento
Perché è importante dotare la propria residenza di un impianto per la depurazione dell’acqua?
In quanto rappresentano una fonte di inquinamento ambientale, contenendo al loro interno:
- Sostanze tossiche
Come metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio), pesticidi, solventi e farmaci. Queste sostanze possono essere dannose per la salute umana e per l’ambiente.
- Patogeni
Come batteri, virus e protozoi, che possono causare le cosiddette infezioni idrotrasmesse;
- Nutrienti in eccesso
La presenza in eccesso di azoto e fosforo, può favorire la crescita di alghe e altri organismi acquatici. Uno dei maggiori rischi è l’eutrofizzazione, un fenomeno che può portare alla morte di piante e animali.
Depurazione delle acque reflue domestiche
La depurazione delle acque reflue domestiche è un processo necessario per rimuovere le sostanze inquinanti e renderle idonee al riutilizzo o allo scarico dell’ambiente.
In Italia, questo processo è regolamentato dal Decreto Legislativo 150/2006 che stabilisce i criteri e le procedure da seguire durante il trattamento.
La depurazione avviene in tre fasi principali:
- pre-trattamento: ha lo scopo di rimuovere i solidi grossolani e le sostanze in sospensione;
- trattamento biologico: serve a eliminare la materia organica e i nutrienti;
- post-trattamento: per rimuovere i contaminanti residuali e rendere le acque reflue idonee al riutilizzo o allo scarico in ambiente.
Gli effetti positivi della depurazione delle acque reflue domestiche
Depurare comporta diversi vantaggi, tra cui:
- riduzione dell’inquinamento ambientale, in quanto vengono eliminate eventuali sostanze tossiche, patogeni e nutrienti in eccesso;
- miglioramento della qualità dell’acqua, per essere impiegata per scopi irrigui, industriali o per il riutilizzo domestico;
- riduzione del rischio di malattie, a causa della presenza ridotta di patogeni che possono provocare malattie infettive.
In conclusione, la depurazione è un processo importante per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.
È fondamentale, quindi, che tutti i cittadini contribuiscano, ad esempio, evitando di gettare rifiuti nelle fognature e nei sistemi di raccolta delle acque meteoriche.