Costi ed errori da evitare quando si demolisce un tetto in eternit
Cos’è l’amianto?
L’amianto è un gruppo di minerali naturali costituiti da fibre microscopiche, estremamente resistenti al calore, al fuoco e agli agenti chimici. Per queste caratteristiche, l’amianto è stato ampiamente utilizzato in vari settori industriali, soprattutto nell’edilizia. Le sue proprietà isolanti lo hanno reso popolare come materiale per coperture, coibentazioni e rivestimenti.
Tuttavia, l’amianto è pericoloso per la salute umana quando le sue fibre vengono inalate, poiché possono causare gravi malattie respiratorie come l’asbestosi, il mesotelioma e altre forme di cancro ai polmoni o malattie polmonari. Le tegole in amianto, spesso chiamate eternit, rappresentano una fonte comune di esposizione quando si deteriorano o vengono manipolate in modo inadeguato.
Come si deposita l’amianto?
Le tegole di amianto sono composte da fibre di amianto legate con un materiale cementizio, spesso miscelato con cemento Portland. Questo tipo di amianto, chiamato amianto legato, è meno pericoloso fintanto che il materiale rimane intatto. Tuttavia, quando le tegole si deteriorano con il tempo, subiscono danni o vengono rimosse senza le dovute precauzioni, le fibre di amianto possono liberarsi nell’aria. Questo processo è estremamente pericoloso perché le fibre, una volta inalate, si accumulano nei polmoni e possono provocare infiammazioni e cicatrici, aumentando il rischio di gravi malattie respiratorie. Le superfici esterne di vecchie tegole di amianto tendono a logorarsi con l’esposizione agli agenti atmosferici, accelerando il rilascio di particelle nocive.
Di che materiale è fatto l’amianto?
L’amianto è composto da fibre minerali, classificabili principalmente in due categorie:
– Amianto serpentino, che comprende il crisotilo (noto anche come “amianto bianco”), la forma più comune e largamente utilizzata.
– Amianto anfibolo, che include altre varianti come la crocidolite (“amianto blu”) e l’amosite (“amianto marrone”). Questi tipi di amianto sono stati meno utilizzati rispetto al crisotilo, ma sono ugualmente pericolosi.
Le tegole in amianto cementizio erano solitamente realizzate con crisotilo, mescolato con cemento per conferire resistenza e durabilità nel tempo. L’uso di questi materiali è stato diffuso soprattutto tra gli anni ‘60 e ‘80, ma in molti paesi è ora vietato per via dei gravi rischi per la salute.
Quando è stato creato e diffuso l’amianto?
L’uso industriale dell’amianto risale al XIX secolo, ma ha visto un’impennata nel XX secolo, specialmente nel settore dell’edilizia e nelle costruzioni navali. L’amianto è stato ampiamente impiegato per coperture, pannelli isolanti, tubazioni e persino tessuti resistenti al fuoco. Era particolarmente apprezzato per le sue caratteristiche isolanti, di resistenza e di basso costo.
In Italia, ad esempio, l’uso dell’amianto fu particolarmente diffuso durante gli anni ’60 e ’70, soprattutto grazie alla produzione di Eternit, una società che produceva materiali contenenti amianto per l’edilizia. Tuttavia, a partire dagli anni ’90, vari paesi, tra cui l’Italia, hanno iniziato a vietare l’uso dell’amianto, culminando con il divieto definitivo nel 1992.
Come si maneggia l’amianto?
La gestione dell’amianto è estremamente delicata e deve seguire rigide normative. Non è mai sicuro maneggiare l’amianto senza formazione e protezioni adeguate. Gli operatori devono indossare dispositivi di protezione individuale (DPI), come tute e maschere respiratorie, e devono evitare di rompere o danneggiare i materiali contenenti amianto, poiché ciò aumenterebbe il rischio di rilascio di fibre.
Le operazioni di rimozione devono essere eseguite solo da aziende specializzate e autorizzate. Queste aziende adottano tecniche precise, come l’umidificazione del materiale per evitare la dispersione delle fibre nell’aria. Una volta rimosso, l’amianto viene sigillato in contenitori speciali e trasportato in discariche autorizzate per lo smaltimento sicuro.
I pericoli dell’amianto
L’amianto rappresenta un grave pericolo per la salute, soprattutto quando le sue fibre vengono inalate. Tra le principali patologie legate all’amianto ci sono:
– Asbestosi: una malattia polmonare cronica causata dall’inalazione di fibre di amianto, che provoca cicatrici nei polmoni e rende difficile la respirazione.
– Mesotelioma: una forma rara e aggressiva di cancro che colpisce il mesotelio, il rivestimento dei polmoni, del cuore o dell’addome. È strettamente legato all’esposizione all’amianto.
– Cancro ai polmoni: anche l’esposizione prolungata alle fibre di amianto può aumentare il rischio di sviluppare il cancro ai polmoni.
Come si smaltisce l’amianto?
La rimozione e smaltimento tegole in amianto devono seguire procedure regolamentate a livello legislativo. La legge stabilisce che solo ditte specializzate possono occuparsi della rimozione. Ecco i principali passi coinvolti nel processo:
- Indagine preliminare: Prima di rimuovere l’amianto, viene condotta un’ispezione per valutare lo stato di conservazione delle tegole e identificare i rischi.
2. Messa in sicurezza: Prima della rimozione, le superfici delle tegole vengono solitamente trattate con prodotti incapsulanti, che sigillano le fibre di amianto, impedendo loro di disperdersi durante le operazioni di smantellamento.
- Rimozione: Le tegole vengono rimosse con cura per evitare rotture, che potrebbero liberare fibre pericolose. L’intera area viene tenuta umida per minimizzare la dispersione delle polveri.
- Imballaggio: Il materiale rimosso viene sigillato in appositi sacchi o contenitori certificati, etichettati chiaramente come “contenente amianto”. Questi imballaggi sono progettati per evitare ogni dispersione di fibre durante il trasporto.
- Smaltimento: Il materiale imballato viene trasportato in **discariche autorizzate**, dove viene smaltito in modo sicuro. Le discariche per amianto sono appositamente attrezzate per gestire materiali pericolosi, seguendo rigide normative ambientali.
La rimozione dell’amianto
Lo smaltimento dell’amianto, soprattutto sotto forma di tegole o coperture, è un processo altamente regolamentato e pericoloso che richiede l’intervento di professionisti qualificati. Sebbene l’amianto abbia trovato largo impiego nel passato grazie alle sue eccellenti proprietà isolanti e resistenti, oggi è riconosciuto come una sostanza estremamente dannosa per la salute umana e per l’ambiente.
Le procedure di rimozione devono essere eseguite con estrema attenzione per evitare la dispersione delle fibre di amianto, che rappresentano il vero pericolo. È fondamentale rivolgersi a ditte specializzate e seguire le normative in vigore per garantire la sicurezza sia durante l’operazione di smaltimento sia per la salute pubblica.
Per chi possiede edifici con tegole di amianto, è consigliabile far valutare lo stato del materiale e pianificare la sua rimozione il prima possibile. Investire nella sicurezza e in un corretto smaltimento dell’amianto non solo previene gravi rischi per la salute, ma contribuisce anche alla tutela dell’ambiente per le future generazioni.
Costi del Rifacimento del Tetto
Il rifacimento di un tetto è un’operazione importante e spesso costosa, che richiede una pianificazione accurata per evitare problemi futuri e spese aggiuntive. Ecco un’analisi dei costi tipici coinvolti e degli errori più comuni da evitare durante questo processo.
I costi per rifare un tetto possono variare notevolmente in base a diversi fattori. Ecco alcune delle principali variabili che influenzano sul prezzo:
Materiali di copertura : I materiali per il tetto variano in base al prezzo e alla qualità. Tra i materiali più comuni ci sono:
- Tegole in laterizio o ceramica : durature, ma con un costo più elevato.
- Tegole in cemento : più economiche, ma meno durevoli.
- Coperture in lamiera o metallo : leggere e resistenti, ma più costose.
- Coperture in ardesia o pietra : eleganti e durature, ma con un costo decisamente superiore.
Il prezzo dei materiali può variare da 30€ a 150€ per metro quadrato, a seconda delle scelte.
- Superficie del tetto : La grandezza del tetto influisce direttamente sul costo totale. Più grande è il tetto, maggiori saranno i costi di materiali e manodopera.
- Rimozione del vecchio tetto : Il costo della rimozione del vecchio tetto (soprattutto se contiene amianto) può essere significativo, con prezzi
FAQ
- Posso rimuovere le tegole in amianto da solo?
No, la rimozione dell’amianto deve essere eseguita da aziende specializzate e autorizzate. Manipolare l’amianto senza le dovute precauzioni può esporre te e altre persone a gravi rischi per la salute. - Quanto costa rimuovere l’amianto?
Il costo dipende dalla quantità di materiale da rimuovere, dall’accessibilità del sito e dalla complessità delle operazioni. Le ditte specializzate forniscono preventivi dettagliati basati su questi fattori. - Che cosa succede se non rimuovo l’amianto?
Se l’amianto è in buono stato e non danneggiato, potrebbe non costituire un pericolo immediato. Tuttavia, con il tempo, il deterioramento naturale può causare il rilascio di fibre nell’aria, rendendo necessario l’intervento per la sua rimozione e smaltimento sicuro.