Differenze tra pavimento in resina e cemento: quale scegliere

Differenze tra pavimento in resina e cemento: quale scegliere

La scelta dei pavimenti è un’operazione assai complessa, che spesso pone davanti a grossi interrogativi. Oggi te ne proponiamo uno molto importante: qual è la differenza tra pavimento in resina e cemento?

In apparenza questi due materiali sembrano molto simili ma in realtà differiscono l’uno dall’altro per proprietà ed altre mille motivi. Quando si parla di pavimenti per l’outdoor la scelta viene ricondotta quasi sempre a queste due possibili soluzioni: ma quale tra le due può ritenersi migliore?

Facciamo un po’ di chiarezza.

Pavimenti in resina

Con pavimento in resina si fa riferimento in realtà a numerose tipologie di pavimentazioni, tra cui compare anche il cemento. Per composizione e aspetto però queste sono tra loro molto diverse.

La resina è un prodotto ricavato dal petrolio – o meglio un suo derivato – ha un aspetto che può considerarsi maggiormente trattato rispetto al microcemento e vanta una varietà infinita di sottocategorie, che la vedono in versione lucida o opaca. Essa viene comunque distinta in due macro tipologie: la resina autolivellante, che si riconosce da una superficie molto liscia e,come suggerisce il termine stesso, si livella autonomamente; la resina spatolata, che viene applicata con una spatola e realizzata per non colare.

La prima viene di solito utilizzata per le superfici orizzontali, la seconda invece per quelle verticali.

In generale, comunque, la resina viene impiegata per rivestire celle frigorifere, laboratori chimici e sanitari, macellerie ed altre attività commerciali.

Pavimento in cemento

Il cemento viene realizzato proprio come elemento da impiegare nelle costruzioni. Nel tempo questo ha scoperto anche una diversa funzionalità, ossia quella di rivestire i pavimenti degli edifici industriali.

Questi si possono riconoscere dallo spessore massiccio ed alto e dal colore che tende ad essere grigio, verde o rossastro. Il cemento viene applicato attraverso degli strumenti meccanici e ha bisogno di giunture per non incorrere nel rischio di lesioni. Anche stavolta parliamo di una superficie liscia, che risulta tuttavia imprecisa soprattutto ai margini.

I vantaggi e gli svantaggi della resina

La resina offre molti vantaggi, tra cui compare sicuramente l’assenza di tossicità. Anche per questo spesso la troviamo come pavimentazione per laboratori e industrie alimentari. Molto utile è poi il fatto che sia priva di fughe e che dunque sia anche di facile manutenzione. Tenerla pulita infatti non è difficile.

Infine, tra i suoi pro vi è il fatto che può essere considerata un ottimo conduttore di calore.

Come svantaggio, invece, non si può non menzionare la sua scarsa resistenza ai raggi UV. Nel tempo infatti essa tende ad ingiallirsi.

I vantaggi e gli svantaggi del cemento

Tra i vantaggi del cemento troviamo sicuramente il fatto che è resistente e che non presenta rigonfiamenti in superficie in seguito all’applicazione. Tra le sue qualità possiamo anche annoverare il fatto che non ingiallisce nel tempo.

Anch’esso di facile manutenzione, il cemento è inoltre traspirante, economico e presenta una buona capacità di autoconservazione. In definitiva, entrambe le soluzioni sono valide. Non esiste quindi un prodotto migliore tra cui scegliere ma un prodotto più adeguato allo spazio che s’intende rivestire. 

Redazione

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